La sede

L'edificio, ubicato in Livorno in via Galilei, fu progettato dall'Architetto toscano Alessandro Gherardesca nel 1844 e fu costruito dal 1845 al 1861. L'edificio nacque come "pia casa di lavoro" e "ricovero di mendicità" e dai livornesi era noto con il nome di G. Pascoli in quanto fin dal 1980 ha ospitato la casa di riposo per anziani successivamente trasferita nella nuova sede di Banditella.
Il Gherardesca elaborò tre successivi progetti, l'ultimo dei quali fu presentato il 12 giugno 1844 e fu approvato dal Principe Neri Corsini di Laiatico, governatore di Livorno; la costruzione dell'edificio terminò nel 1861 con una brusca interruzione dovuta agli eventi del 1848-49.
Il "Ricovero di mendicità" o "pia casa di lavoro" era organizzato per la vita collettiva di circa 2000 persone, era una città nella città ed era dotato di numerosi servizi quali l'oratorio, le cucine, le officine, i dormitori, gli uffici ecc.... Era stato concepito sulla scia delle utopie urbanistiche del 19° secolo, in particolare delle teorie del falansterio di Charles Fourier del 1841.
Il funzionamento della "pia casa" aveva regole e ritmi di vita molto rigidi e la disciplina era garantita in maniera spesso coercitiva: ne è una testimonianza le celle di isolamento che erano presenti nelle soffitte del Complesso, alle quali si accedeva da un unico portone dotato di spioncino; alcuni di questi sono stati restaurati e posti in evidenza nei corridoi dell'edificio.
L'istituto Superiore di Studi Musicali "Pietro Mascagni" occupa la parte centrale anteriore ed ha l'ingresso principale da via Galilei caratterizzato dalla presenza di un pregevole porticato (è l'ingresso centrale e storico dell'intero immobile), da questo si accede alla chiostra contornata da ampie volte a crociera che fanno da disimpegno per l'ingresso all'Oratorio, destinato ad Auditorium, e per la distribuzione verso i piani superiori.
La volta dello scalone principale è stata recentemente arricchita con un affresco del Maestro Vinciguerra; dello stesso artista è la formella in bronzo presente nel riquadro di una finta finestra al piano terra che ricorda i momenti di sofferenza vissuti nell'immobile nei tempi passati; a ricordo di questo periodo è stata posta accanto alla formella in bronzo un portoncino in legno restaurato che costituiva l'accesso alle celle di clausura anticamente presenti nelle soffitte.
Al primo piano sono presenti i nuovi uffici dell'Istituto Mascagni ubicati nella zona nobile, oltre ad alcune aule e all'accesso al Matroneo. L'Auditorium, intitolato dal 2010 al M° Cesare Chiti, ospita i concerti e le manifestazioni organizzate dall'Istituto.


Testo tratto da: Provincia informa n. 24 a cura dell'Ing. Carlo Pierobon, Dirigente del Settore Lavori Pubblici della Provincia di Livorno

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