Mauro Grossi, nato a Livorno, si è brillantemente diplomato in pianoforte presso il Conservatorio “P. Mascagni” di Livorno, Diploma di Jazz conseguito con il massimo dei voti al Conservatorio "G.Puccini" di La Spezia ha seguito il corso di perfezionamento in piano jazz tenuto da Herbie Hancock al Mozarteum di Salisburgo, ha studiato composizione con Gaetano Giani Luporini e altri docenti e direzione d’orchestra con Carlo Moreno Volpini e altri docenti.
Inizia a suonare da autodidatta a 7 anni. A 12 anni è allievo di pianoforte al Conservatorio Mascagni di Livorno. A 13 anni milita in alcuni gruppi della scena rock/progressive livornese. A 14 anni, mentre frequenta le scuole superiori, inizia l'attività professionale nella musica leggera nelle sale da ballo e nei night club della toscana. Nel frattempo trova la sua strada nel Jazz che lo porterà a debuttare a 16 anni nel leggendario Folkstudio di Roma (1975) . Dai primi anni ’80 si è attivo anche come direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore.
Appare al fianco di importanti musicisti in concerti e collaborazioni discografiche tra i quali: Gilad Atzmon, Luis Agudo, Cyro Baptista, Chet Baker, Jeff Berlin, Jasper Bodilsen, Jay Clayton, Al Cohn, “Eddie “Lockjaw” Davis, Gerd Dudek, Curtis Fuller, Al Grey, Gregory Hutchinson, Eddie Henderson, Andrea Hopkins, Sheila Jordan, Robin Kenjatta, Peter King, Lee Konitz, Wolfgang Lackersmith, Ray Mantilla, Jason Marsalis, Chuck McPherson, Bob Mintzer, Christian Radovan, Manfred Shoof, Anders Mogensen, Stan Sulzmann, Jean Toussaint, Paul Wertico, Kenny Wheeler, Ernie Wilkins, James Zollar. Ha collaborato con molti noti musicisti italiani tra i quali: Paolo Damiani, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Bruno Tommaso, Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo, Danilo Rea, Andrea Dulbecco, Enrico Intra, Giorgio Gaslini, Massimo Urbani, Dino Betti Van Der Noot, Gian Maria Testa.
Dal 1993 al 1998 ha fatto parte del Maurizio Giammarco Heart Quartet. Nello stesso periodo è stato titolare di un duo con il clarinettista Gianluigi Trovesi. Dal 1997 al 2003 si cimenta con musica ebraica, con il trio "Shir-Am" insieme alla cantante statunitense Faye Nepon e al violista/violinista ucraino Igor Polesitsky. E' apparso in innumerevoli importanti festival e rassegne in Italia, Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Paraguay, Polonia, Russia, Svizzera, Turchia e Ungheria.
Nel settembre 1997, per volere del compositore Luciano Berio, viene invitato a esibirsi alla festa del 60° compleanno dell'architetto Renzo Piano nella sua casa / laboratorio di Genova Arenzano.
Ha vinto il concorso per arrangiatori di Barga Jazz nel 1987 ed è stato finalista a quello di Leverkusen nel 1988. Gli sono stati commissionati lavori per occasioni importanti come il 25° della Unione Europea enti nazionali Radiofonici (EBU-UER Eurovisione), i due debutti della Orchestra Nazionale di Jazz (di cui è stato compositore, vicedirettore e co direttore), il progetto Invitation con R. Ottaviano con l’Orchestra Sinfonica di Bari (Bari Teatro Team e Roma Foro Italico), Orchestra della Civica al Piccolo Teatro di Milano 2006 come arrangiatore e 2007 come compositore direttore e solista.
Nell'ottobre 2002 si è esibito al conservatorio Tchaikowsky di Mosca rappresentando l'Italia per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri al Festival internazionale "Micholes". Ha suonato a Cracovia su invito dell'Istituto Italiano di Cultura alla prima e alla seconda celebrazione mondiale del Giorno della Memoria.
Nel 2014 è stato nominato direttore arrangiatore e pianista della “Compagnia la Strada” una sorprendente grande formazione All-Stars Italiana costituita a Perugia.
Ha partecipato a 2 cd del saxofonista Gianluca Esposito il primo del 2012 con Bob Minzer, Flavio Boltro, John Arnold, Kelly Joyce, il secondo del 2018 “The Hammer”, con Gregory Hutchinson entrambi per l’etichetta Wide Records.
Ha lavorato come compositore/arrangiatore/strumentista nei più importanti studi Italiani.
Con il trio Shir-Am3 esegue la title-track del film di Roberto Faenza "Prendimi l'Anima", prodotto e distribuito dalla Medusa Film. E’ autore di parte della colonna sonora del film “Solometro” di M.Cucurnia prodotto e interpretato da Michele Placido.
E' stato il direttore musicale arrangiatore del progetto “L’amico del Vento” di Stefano Cantini con Rita Marcotulli + quartetto d'archi divenuto da ottobre 2005 CD per la Egea riscuotendo ovunque grande successo di pubblico e critica. Con questo progetto si è esibito al festival Jazz di Montreal 2006 (Canada) e alla Musik Messe di Francoforte (D) 2007 e alla fondazione Haydn di Budapest (HU) nella duplice veste di pianista-direttore. Ha partecipato al FAO mega concert 2006 ad Asuncion in Paraguay come pianista di una "top class rhythm section" con l'orchestra sinfonica nazionale, accompagnando artisti pop di fama mondiale di fronte a più di 40.000 spettatori.
Si è esibito in duo con Stefano Cantini, col grande attore Giorgio Albertazzi nell’aula magna del Politecnico di Milano nello spettacolo intitolato “Notturno Jazz” nel 2007.
Con la prestigiosa PMJO (Parco Della Musica Jazz Orchestra) di Roma al Top Jazz 2008 di Reggio Calabria e al concerto per il 40°anniversario dell’allunaggio - Roma, Campidoglio 20 luglio 2009.
Ha debuttato (Piacenza febbraio e Nuoro Agosto 2009) come co-leader pianista arrangiatore in quartetto+quartetto d’archi con Paolo Fresu con un importantissimo progetto da lui stesso battezzato “LET’S GET FOUND” dedicato a 10 brani manoscritti inediti di Chet Baker scritti durante la detenzione nel carcere di Lucca e miracolosamente riapparsi dopo quasi mezzo secolo di oblìo.
E’ collaboratore RAI dall’età di 18 anni, ed è stato 1° in graduatoria al concorso al posto di pianista nell’orchestra del gruppo radiofonico (rai via Asiago Roma 1985). Vanta decine di collaborazioni RAI.
Ha al suo attivo una cinquantina di dischi di musica Jazz, Gospel, Ebraica, Leggera e Colta tra i quali spiccano il 2° del Maurizio Giammarco Heart Quartet per la leggendaria etichetta Blue Note, a suo nome “Bitter Cake Walk”, un duo col vibrafonista Andrea Dulbecco dal titolo "Summer Suite", il piano solo “Colori” e nell'ottobre 2012 l'importante ed innovativo progetto EDEN in sestetto + archi accolto entusiasticamente dalla critica. Inoltre due CD del trio ARS3 con Attilio Zanchi e Marco Castiglioni il secondo dei quali intitolato “Promemoria” è stato insignito del bollino di qualità da entrambe le riviste specializzate italiane e successivamente anche “Ravel's Waltz” a nome di Attilio Zanchi.
Nel 2023 sono usciti 3 distinti lavori discografici il primo in trio “Dreamland” registrato in Svezia con 2 importanti musicisti danesi Jasper Bodilsen e Anders Mogensen il secondo “Il Segno dell’Acqua” del cantautore Raffaele Spidalieri di cui ha curato esecuzione, arrangiamenti, produzione e di cui è co-autore, il terzo un ambizioso progetto a proprio nome in ensemble orchestrale dal titolo “Mediterrando”.
E' direttore artistico e direttore d'orchestra del Concorso nazionale di Arrangiamento di brani rock per organico sinfonico “Nicola Paoli” (in collaborazione col Conservatorio di Livorno).
E’ stato giurato in vari concorsi tra i quali il Concorso di arrangiamento e composizione per big band di “Barga Jazz” e quello di Sassari “Scrivere in Jazz”
E' direttore e arrangiatore di un progetto con la pianista Rita Marcotulli e orchestra sinfonica eseguito in festival dall’orchestra dell’A.T.E.R. a Reggio Emilia e dalla Filarmonica delle Marche ad Ancona.
Tiene seminari e Masterclass di pianoforte, composizione, arrangiamento e direzione d'orchestra in Italia e all’estero. È docente di Jazz dai primi anni ’80 in scuole civiche e e titolare dal 1994 della cattedra di Composizione e Arrangiamento Jazz presso il Conservatorio “P. Mascagni” di Livorno di cui è stato vicedirettore e di cui è capo dipartimento. Come docente ha contribuito in maniera determinante alla formazione di numerosi noti musicisti in carriera. Un nome per tutti Stefano Bollani.